Mentre cresce l’attesa per scoprire se il tanto rumoreggiato iWatch verrà presentato da Tim Cook martedì prossimo, il responsabile design della società californiana, Jony Ive, dichiara che “la Confederazione è in pericolo, spezzeremo il monopolio del settore”.
In un’intervista rilasciata al New York Times, Ive dichiara che “la Svizzera è in pericolo” e che il primo smartwatch intelligente ideato dalla Mela andrà ad intaccare il primato mondiale di Swatch. Stando a fonti riportate sulla testata newyorkese, Ive avrebbe utilizzato espressioni più colorite e meno diplomatiche per delineare il futuro della compagnia elvetica all’arrivo sul mercato di iWatch, ma di ciò non si hanno assolute certezze.
Quanto dichiarato dal designer di Cupertino ad una delle testate più autorevoli degli Stati Uniti lascia pensare, tuttavia, che si tratti di un’astuta politica di marketing, mirata alla cattura dell’attenzione mediatica sull’evento che si terrà tra tre giorni al Flint Center.
D’altra parte, in Svizzera le provocazioni lanciate da Ive vengono accolte con noncuranza dagli operatori del settore. Il CEO di Swatch, Nick Hayek, sostiene:
Non abbiamo nulla da temere, fino a prova contraria siamo noi i campioni della miniaturizzazione, sia di quella meccanica che di quella elettronica. L’arrivo di un orologio con nuove funzioni non farà che convincere altra più gente a mettersi qualcosa al polso.
Alla base del ragionamento di Hayek sta il fatto che iWatch non farà nient’altro che far aumentare le vendite nel settore degli orologi. “Negli Stati Uniti oggi solo il 30% dei consumatori possiede un orologio”, dichiara il CEO Swatch, il quale, deludendo tutti coloro che erano convinti di una partnership tra Apple e la sua società, dichiara infine “mai più affari con gli americani”.