Già da tempo, alcuni rumors riguardanti il primo orologio della Mela, iWatch, sostengono che la sua uscita è prevista per il 2015, a causa di alcuni problemi riscontrati in fase di produzione, che non ne permetterebbero un lancio entro questo autunno.
A differenza degli altri due dispositivi top gamma previsti entro fine anno (iPhone 6 e iPad Air 2), ad oggi non è trapelata nessun’immagine dello smartwatch in questione dalle catene di montaggio asiatiche, probabile sintomo che la vera produzione del device debba ancora cominciare: se, dunque, il lancio fosse previsto veramente entro questi mesi, sarebbe un vero problema per l’azienda californiana. Da ciò si può probabilmente trarre una conclusione: bisognerà aspettare il prossimo anno per poter riparlare di iWatch, dato che gli stabilimenti di Foxconn non sono ancora pronti per il suo montaggio.
Dall’ultimo report postato da Ming-Chi Kuo, analista presso KGI Securities, emerge che potrebbero essere davvero i problemi riscontrati in produzione ad aver costretto Apple a far slittare al 2015 il lancio di iWatch, mancando all’appuntamento del tradizionale Black Friday americano e il Natale:
Ribadiamo la nostra opinione che l’iWatch, rispetto ai prodotti esistenti, come primo tentativo di Apple di produrre un dispositivo indossabile, presenti un livello molto più elevato di difficoltà per quanto riguarda i componenti, la progettazione, la produzione e l’integrazione tra hardware e software. Mentre siamo positivi sull’iWatch e crediamo che i vantaggi del design e del modello di business dietro ad esso siano difficili da copiare, pensiamo che, date le sfide di cui sopra, il lancio potrebbe essere posticipato al 2015.
Prendendo in considerazione quanto detto, dunque, sembra ormai improbabile che questo dispositivo venga presentato a settembre, o ad ottobre, durante i keynote organizzati per iPhone 6 e iPad Air 2. Tuttavia, come si sa non si può dar nulla per scontato quando si tratta di Cupertino: iWatch potrebbe non essere prodotto in Cina, bensì direttamente negli Stati Uniti, insieme al Mac Pro.