Ormai, sembra certo che il nuovo iPhone 6 verrà svelato su scala mondiale a settembre: le precedenti generazioni del dispositivo potrebbero, dunque, scomparire mano a mano dal mercato, ma non per tutti sarà facile spendere così tanti soldi per comprare lo smartphone appena uscito, secondo dell’era Tim Cook (escludendo il 4S e il 5C).

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Come si sa, a Cupertino vige la regola che un nuovo iPhone manda “in pensione” il modello che lo precede. Questo accade non solamente perché il colosso californiano è in grado di creare un’attesa stupefacente verso il nuovo prodotto tramite una ben calcolata politica di marketing, ma anche perché l’ultimo device a essere commercializzato fa in modo che i precedenti vengano esclusi dal mercato e dalla produzione. Sul NYT è possibile leggere qualche consiglio offerto da Damon Darlin (international business editor per il giornale citato) , il quale suggerisce di rivendere il proprio iPhone 5S online, sfruttando al massimo i suoi punti di forza per trovare qualcuno che desideri acquistarlo.

È interessante osservare come, dal 2008 ad oggi, in seguito al lancio degli iPhone di ultima generazione, su Google si verifichi un picco di ricerche riguardanti “iPhone slow” (fenomeno che non accade per “Galaxy slow”, ecc…). I nuovi modelli, infatti, risultano molto più veloci e, non a caso, in concomitanza al loro debutto anche iOS viene aggiornato, rendendolo adatto al nuovo dispositivo.

Gli utenti percepiscono, così, la differenza del funzionamento tra i due iPhone: il pensiero di possedere un device “scarso” non è, dunque, solo appoggiato dalla pubblicità. Apple basa una parte della sua fama su due scommesse: “Apple inventa il mercato, non lo segue” e “non può esistere iThing che non stupisca e alzi l’asticella”. Di conseguenza, il “nuovo” fa dimenticare il “vecchio”: ad ora, questa tecnica si è sempre rivelata un successo.

Se iPhone 6 eliminerà dal mercato il 4S e il 5C ancora non si sa. L’azienda californiana ha fatturato cifre da record nel terzo trimestre, grazie soprattutto ai mercati emergenti (in particolare a quello cinese). Ora, Cupertino vorrebbe espandersi anche in India e in Indonesia, dove tuttavia già iPhone 5S risultò a suo tempo troppo costoso e dov’è molto forte la concorrenza di Samsung e dell’emergente Xiaomi. Per questo motivo, già nel 2013 Tim Cook aveva fatto ripartire in India la produzione del 4 da 8GB, ottenendo vendite record: per alcuni, la chiusura della linea (maggio 2014) appare, così, solo una spinta verso 5C, 5S e, ovviamente, 6.

One more thing” è la filosofia della Mela; purtroppo, i prodotti (soprattutto inerenti all’ambito tecnologico) che sono ancora accessibili (a fatica) in Occidente, sono ancora irraggiungibili in Asia. Togliere prodotti dal catalogo, quindi, significherebbe rinunciare a un’enorme parte del mercato, costituita da milioni di consumatori.

iPhone 6: eliminerà dal mercato i predecessori?

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