Ken Segall, ex responsabile pubblicitario alla sede di Cupertino, prova a spiegare al pubblico, tramite il suo blog, i motivi dell’insuccesso di iPhone 5C, il presunto modello low cost della Mela.
Segall, infatti, scrive:
Chiaramente la plastica è stata la componente strategica per iPhone 5c. La pubblicità era incentrata sul “Plastic Perfected“. Il video per il lancio mostra un Jony Ive che presenta iPhone 5c come un dispositivo in plastica sviluppato senza rimorsi [Unapologetically Plastic].
C’era un piano strategico per soffocare il potenziale negativo esaltandolo come se fosse una cosa positiva… Sfortunatamente per Apple, la creatività può mostrarsi come un’arma a doppio taglio.
La linea dell’Unapologetically Plastic era così interessante e memorabile che è stata ripresa in moltissimi articoli riguardanti l’estremamente bassa domanda di iPhone 5c. Non esattamente ciò a cui pensava Apple insomma.
L’ex responsabile analizza, in seguito, la componente “prezzo”negli Stati Uniti: all’inizio, il dispositivo in oggetto veniva venduto ad un costo inferiore se acquistato tramite contratto. La tesi di Segall è, dunque, che gli americani abbiano preferito spendere 100 dollari in più per un iPhone 5s, piuttosto che acquistare un iPhone 5c di qualità leggermente inferiore.
Tutto ciò sembra indicare come la Apple non abbia bisogno di produrre dispositivi da lanciare su una fascia bassa di mercato, in quanto la sua clientela preferisce spendere qualche cifra in più, ma avere la garanzia della qualità dell’azienda.
Segall conclude, infine, scrivendo che:
Steve Jobs aveva ragione, Apple è un’azienda che non realizza prodotti “cheap”. Apple realizza prodotti per la gente a cui interessa il design, la semplicità, la qualità e l’esperienza eccellente. E la gente è disposta a pagare di più per queste cose. Fare un compromesso per queste cose sarebbe per Apple una violazione palese della Prima Direttiva.