Fa pensare, ma non bene, il comportamento che l’azienda di Cupertino ha tenuto con alcuni suoi utenti. Secondo le parole di Wired, la Apple si sarebbe esplicitamente rifiutata di procedere alla riparazione oppure alla sostituzione di dispositivi iPhone o iPod Touch.
Essi, essendo venuti a contatto con acqua, non funzionavo più. Molti penseranno che la responsabilità del gesto sia tutta del consumatore, ma così non è. Nei dispositivi Apple, infatti, esiste un indicatore della effettiva presenza di acqua che, spesso e volentieri, restituisce un bel falso positivo, proprio in caso di eccessiva umidità ambientale. Il dispositivo stesso, e il suo controllo, vanno immediatamente compromessi.
Tim Cook non ha ritenuto possibile la storia dei falsi positivi dei rilevatori di liquidi e non ha scelto di riparare i dispositivi iPhone e iPod Touch.
In tal modo, il legale rappresentante dell’azienda di Cupertino Noreen Krail, ha sottoscritto un accordo con i consumatori che verrà presto portato al tribunale della California. Tale patteggiamento costerà alla mela ben 53 milioni di dollari.