In Australia non sono molto contenti sui prezzi particolarmente alti dei prodotti Apple, Microsoft e Adobe e per questo motivo il governo ha chiesto alla aziende di fare luce sulle loro strategie di mercato.
Sembra esserci molta differenza tra i prezzi finali al pubblico negli USA e quelli che si vedono sugli scaffali del paese, per questo motivo adesso nessuna delle aziende potrà tirarsi indietro nel fornire una spiegazione.
Poiché nessuno si è presentato con le buone a rispondere sull’argomento, il governo ha diramato una convocazione ufficiale dinnanzi al membro del parlamento Ed Husic, adesso le aziende si dovranno presentare forzatamente, oppure potranno intraprendere qualche mossa legale.
Un esempio delle variazioni di prezzo? Un iMac da 27 pollici negli USA costa 1799 dollari, mentre in Australia 1999 dollari, mentre in UK 1499. Le accuse sono fondate ed è assurdo che un governo debba ricorrere alla maniere forti per avere delle risposte da aziende così prestigiose.
L’audizione pubblica è stata fissata per il 22 marzo, vedremo quali saranno le aziende si presenteranno per dare spiegazioni chiare sulla questione.