E’ senz’altro singolare la reazione che Lucy Koh, giudice federale di San Jose, ha riservato nei confronti dell’avvocato di Cupertino William Lee.
Il giudice ha ascoltato per alcune ore i dipendenti di Apple e di Samsung. In seguito ha riascoltato quelli di Cupertino e il legale, nell’arco di poche ore, ha presentato 75 pagine di obiezioni.
A quel punto e’ giunto l’attacco del giudice Lucy Koh nei confronti dell’avvocato:
Andiamo! 75 pagine! Lei vuole che io faccia un’ordinanza di 75 pagine! A meno che lei stia fumando crack, sa che questi testimoni non saranno mai ascoltati.
Pronta la risposta di William Lee, che introduce il discorso specificando:
In primo luogo, vostro onore, non sto fumando crack. Posso giurarlo.
Avra’ luogo tra una settimana la sentenza del processo, che dura ormai da tre settimane. Sono stati molteplici i tentativi di mediazione da parte del giudice, ma da parte di Apple pare proprio non esserci alcuna intenzione di trovare un accordo.
Entrambe le aziende sostengono la paternita’ dei propri smartphone e tablet, con riferimenti a brevetti e a ipotetici design “futuristici” presenti in disegni e immagini televisive degli anni ’80.
Fin da subito avevamo compreso che la vicenda non sarebbe terminata tanto facilmente, ma da un po’ di tempo a questa parte pare aver assunto caratteri decisamente tragicomici che non giocano certamente a favore di entrambe le parti, indipendentemente da quale sara’ l’esito finale.