Jonathan Ive si e’ recato al Global Business Summit per illustrare la storia del design dei prodotti Apple, spiegando errori e segreti che hanno determinato l’attuale situazione dell’azienda.

Jony Ive Apple

Steve Jobs – spiega Ive – non ha mai pensato al guadagno, per lui il primo pensiero e’ sempre stato creare grandi prodotti di qualita’, eliminando ogni idea di risparmio nelle fasi di produzione.

Apple era decisamente prossima al fallimento, ma si apprende molto sulla vita attraverso la morte, e io ho imparato molto sulle aziende vitali vivendo in un’azienda non vitale. Si potrebbe pensare che, quando cio’ che si pone tra voi e il fallimento sono un po’ di soldi, il vostro obiettivo sia fare un po’ di soldi, ma questa non era la preoccupazione di Steve Jobs. La sua spiegazione era che i prodotti non erano abbastanza buoni, era molto determinato: Dobbiamo fare prodotti migliori.

Cio’ ha portato Apple a mettere in dubbio il progetto dell’iPhone. Troppi erano i test in corso e troppi gli esiti negativi a causa di vari problemi che via via emergevano.

Avevamo quasi accantonato l’iPhone, perché pensavamo che ci fossero dei problemi fondamentali che non potevamo risolvere. Con i primi prototipi se tenevo il telefono attaccato all’orecchio partiva una chiamata. Bisognava individuare tutte le forme di orecchio e di mento, il colore della pelle e la capigliatura. Questo e’ solo uno dei tanti esempi durante i quali pensavamo che il progetto non avrebbe mai funzionato.

Le difficolta’ sono state certamente pesanti, ma i progettisti hanno ritenuto prioritario andare avanti e credere nel progetto. Quello stesso progetto che qualche anno fa ha cambiato il modo di concepire lo smartphone di milioni di persone.

Jonathan Ive: “Avevamo quasi accantonato l’iPhone”

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