Secondo una recente ricerca effettuata da ArsTechnica su iCloud è emerso che grazie ad una chiave di decrittazione è possibile, da parte di Apple, raggiungere tutta la nostra archiviazione sui server di iCloud.
Leggendo attentamente Termini e Condizioni d’uso è possibile notare come affettivamente l’azienda di Cupertino abbia la possibilità di filtrare qualsiasi contenuto presente sul proprio servizio ed eventualmente rimuoverlo o modificarlo.
Ma non è ancora finita: Apple può accedere, usare e fornire informazioni su tali contenuti a tutte le autorità legali.
Rich Mogul, CEO di Securosis, afferma che i dati su iCloud sono criptati nella fase di trasporto, ma una volta arrivate al server, Apple ha la possibilità di togliere questa chiave accedendo così ai nostri dati privati.
Sembra però che Apple abbia inserito le migliori risorse dell’industria per cercare di proteggere i dati che inviamo, dall’uso del SSL, crepitazione on-disk, chiavi a 128-bit e il divieto assoluto agli sviluppatori di accedere agli UDID.
Vi informiamo inoltre che Tim Cook ha comunicato la volontà dell’azienda di concentrare le prossime strategie su iCloud per i prossimi 10 anni.