Attraverso un comunicato, Apple ha fatto sapere di aver dato inizio alle ispezioni della Fair Labor Association nella Foxconn e in tutti gli altri partener asiatici come Quanta e Pegatron.
L’iniziativa, spinta dalle proteste dei giorni scorsi, va nella giusta direzione, anche se c’è molto lavoro da fare; tutto è cominciato con il famoso articolo sul New York Times in cui venivano denunciate le orrende condizioni di lavoro cui sono sottoposti gli operai che fisicamente assemblano iPhone, iPod e iPad.
Una situazione che ha provocata una miriade di proteste negli USA e nel resto del mondo, cui fin da principio Cook aveva risposto con stizzita rigidità.
Evidentemente questo non è bastato a placare la polemica, tant’è che nelle scorse ora è stato annunciato l’accordo con la Fair Labor Association, un’organizzazione no profit che intende portare maggiore equità nel mondo del lavoro attraverso l’introduzione di leggi specifiche nazionali e internazionali e Tim Cook ha così commentato:
“Riteniamo che i lavoratori in ogni parte del mondo abbiano diritto a un ambiente di lavoro sicuro ed equo, ed è per questo che abbiamo chiesto alla FLA di valutare in maniera indipendente le performance dei nostri maggiori fornitori. Le ispezioni attualmente in corso non hanno precedenti nel settore dell’elettronica, sia per scala che per portata, e apprezziamo molto che la FLA abbia aderito a questa inconsueta iniziativa identificando le fabbriche nei propri report.”