La notizia è di quelle sorprendenti, perché nel mondo tecnologico Nokia era rimasta una mosca bianca, continuando in questi anni ad effettuare le proprie maggiori produzioni di dispositivi in ambito europeo, declinando il trasferimento nel continente asiatico. Ora però la situazione è cambiata, Nokia naviga in acque non buone, gli ultimi risultati fiscali hanno delineato quote di mercato molto scarse, strangolate dalla morsa letale del duopolio di Apple e Samsung.
La decisione quindi era inevitabile, Nokia trasferirà a breve il proprio reparto produttivo in Cina, smantellando le attuali fabbriche in Finlandia, Ungheria e Messico con conseguenti disagi anche per gli attuali lavoratori.
La notizia arriva da Niklas Savander, vice presidente di Nokia Executive :
“I reparti produttivi dislocati in Cina permettono di migliorare le tempistiche e meccanismi di produzione, grazie alla vicinanza con i futuri fornitori che permetterà di introdurre nuove innovazioni per essere maggiormente competitivi sul mercato. Nokia sosterrà i lavoratori che perderanno il proprio posto ed anche le relative comunità locali che perderanno una notevole fonte di produzione industriale.”
I lavoratori che perderanno il proprio lavoro saranno circa 4.000, e la preoccupazione per il futuro è ormai arrivata a livelli preoccupanti. La decisione del trasloco in territorio asiatico sarebbe dovuta ad una nuova politica che, viste le problematiche attuali, tende a ridurre i costi di produzione dei componenti e dei dispositivi prodotti dall’azienda. Il taglio sarebbe una scelta obbligata per cercare di rimanere in vita creandosi un piccolo spazio tra i due colossi iOS ed Android.