Era il 26 luglio 2010 quando il governo americano attraverso una legge federale avevo reso legale la procedura di jailbreak, chiarendo così la molta confusione legata attorno a questo mondo, soprattutto per gli utenti molti incerti sulla legalità o meno della procedura.
Da quella volta ad oggi , gli utenti sono stati liberi di sviluppare e distribuire tool di jailbreak anche per dispositivi di ultima generazione quali Absinghe, ma secondo l’Electronic Frontier Foundation, questo regime starebbe per finire quest’anno, se non vengono eseguite determinate azioni.
“Gli smartphone, tablet e console per videogiochi sono potenti computer con un grosso potenziale non sfruttato. Molti di questi dispositivi sono impostati per eseguire il software approvato dal produttore. La modifica di un dispositivo per l’esecuzione di software indipendenti, conosciuto come jailbreaking, è importante per i programmatori, gli appassionati e gli utenti. Ma jailbreaking crea incertezza giuridica. Alcuni produttori di dispositivi sostengono che jailbreaking viola la sezione 1201 del Digital Millennium Copyright Act (DMCA), che comporta pesanti sanzioni “.
Questa è quello che scrive la EFF; tutto sembrerebbe tranquillo se non fosse per la sentenza pronunciata dal Copyright Office nel 2010 in scadenza quest’anno.
Infatti la fondazione starebbe cercando di convincere l’Ufficio a rinnovare l’esenzione, se questo non accadesse il jailbreak andrebbe a posizionarsi in un limbo tra legalità ed illegalità, dando così ai produttori la possibilità di perseguire legalmente i vari utenti che ne fanno uso.