Secondo Global Equities Research i nuovi Textbooks hanno raggiunto, in meno di 3 giorni, i 350.000 download.
Un dato importante per i nuovi libri di testo elettronici presentati Giovedì scorso da Apple al Guggenheim Museum di New York. iBooks Author, tool gratuito per Mac destinato agli autori di Textbooks, anch’esso presentato lo scorso Giovedì, ha invece raggiunto i 90.000 download nello stesso periodo. Questi dati non sono ufficiali, bensì derivati dal sistema di tracking della compagnia sopracitata che monitora le vendite effettuate da iBooks.
Secondo Global Equities Research questi numeri possono essere interpretati come “una ricetta per il successo di Apple nel settore dei libri di testo“. Questo successo è in gran parte dettato dal prezzo non elevato di questi libri, che vanno fino ad un massimo di 14.99$ (e che vedono già fra gli editori grandi nomi del settore letterario americano), prezzo bassissimo se confrontato con le controparti cartacee che arrivano a costare anche 100$.
Tanti i titoli, ma purtroppo è ancora presto per vederne di italiani. Fra quelli disponibili in inglese troviamo libri universitari quali “Algebra I” e “Farmacia” editi da McGraw-Hill. Le peculiarità di questi textbooks sono un’interfaccia user-friendly e la possibilità di inserire contenuti multimediali quali immagini e video.
Secondo quanto riportato da Walter Isaacson, Steve Jobs voleva reinventare il mondo dei libri di testo. E anche il CEO della McGraw-Hill ha pubblicamente accreditato a Jobs la visione di questa nuova piattaforma. Famoso infatti anche ciò che disse a Rupert Murdoch, chariman della News Corp., durante una cena tenutasi nei primi mesi del 2011, quando affermò che l’iPad presto avrebbe reso obsoleti i libri di testo. Anche se in realtà il progetto originario prevedeva di assumere direttamente degli scrittori per poter pubblicare gratuitamente i libri di testo.