Molte persone si chiedono da tempo cosa voglia farne Apple di tutti quei liquidi di cui dispone. Una risposta sembra arrivare in questi giorni da alcuni rumors, secondo i quali la società di Cupertino sarebbe in procinto di acquistare Anobit, una compagnia dedita alla produzione di memorie flash con sede in Israele.
Il tutto per una modica cifra che si aggira fra i 400 e i 500 milioni di dollari. L’acquisizione di questa azienda sarebbe la più grande acquisizione da parte di Apple dal 1997, anno in cui, come ben ricorderete, l’azienda acquisì la NeXT per 404 milioni di dollari, azione finanziaria che permise il ritorno di Steve Jobs.
Usando una tecnologia MSP (“Memory Signal Processing“) proprietaria, Anobit è specializzata nella creazione di memorie flash a basso costo per imprese e telefoni. Questa tecnologia garantirebbe unamaggiore durata della vita di tali memorie.
Apple sarebbe interessata alla compagnia non tanto per le memorie in sè, ma per gli ingegneri talentuosi che vi lavorano.
Se il rumor si rivelasse fondato, ciò sarebbe sicuramente una significante manovra economica da parte di Apple, per la grande spesa, una chiusura ancora maggiore dei sistemi della compagnia, che si ritroverebbe a prodursi da sola le memorie flash, usate nei device con iOS e nei MacBook Air, e perfinire una diminuzione delle spese di acquisto delle componenti, poichè le memorie flash rappresentano uno dei costi maggiori di produzione.