post-PC

Due giorni fa AppleInsider ha riportato la notizia delle affermazioni di Frank Shaw (Vice Presidente Comunicazioni di Microsoft) il quale avrebbe dichiarato di non essere affatto d’accordo con le affermazioni di Steve Jobs del giugno 2010 e dello scorso marzo circa l’ingresso di tutti noi nell’era dei device “post-PC”.

Per farla breve, secondo Shaw, eReaders, tablets e smartphones non sarebbero dei “PC killer” ma degli oggetti complementari, dal momento che ci sono cose che i personal computer continuano a fare in maniera unica e positiva, aumentando le loro stesse performance.

Sempre secondo Shaw i device mobili sarebbero degli ottimi ‘consumatori’ di contenuti ma non sarebbero in grado di produrne o quasi. In accordo con le sue affermazioni, i personal computer sarebbero ancora dei giovincelli in grado, se lo volessero, di imparare a fare snowboarding.

In effetti, se andiamo a leggere le dichiarazioni di Jobs del 2010 egli non ha mai parlato di una sostituzione dei PC da parte dei tablet ma di una “transizione inevitabile”, come per l’industria automobilistica americana quando è passata dai camioncini (guidati dai contadini che erano la maggioranza dei guidatori fino a dopo la WWII) alle automobili cittadine. Secondo Jobs la transizione passa attraverso una sempre maggiore indipendenza degli stessi iDevice dai Mac, all’interno dell’ecosistema Apple (ne abbiamo parlato qui).

Non sappiamo quanto questa transizione durerà e quanto resterà in favore di Apple o dei concorrenti, quello che sappiamo ora è che l’iPad è stato l’oggetto che ha rivoluzionato il mercato mobile negli ultimi due anni, come fece iPhone nel 2007 (copiato poi da molti). Se il colosso HP sembra essere la prima vittima di Apple in questa nuova era forse è ancora presto per dirlo, fatto sta che a Redmond farebbero bene a preoccuparsi.

Suonano ancora più strane le affermazioni di Shaw quando, come fanno notare su Setteb.it fu la stessa Microsoft a tentare, nei primi anni 2000, di immettere sul mercato i “tablet pc” che furono un clamoroso insuccesso, certamente anche a causa del fatto che le tecnologie mobili erano poco mature, al tempo (non scordiamoci però che Apple ci stava già lavorando, in segreto).

Microsoft è e resta un colosso – che vive ancora della rendita ‘monopolistica’ sui PC risultante dalla seconda metà degli anni ’80 e degli anni ’90 – ma sicuramente la resa di HP è un segnale molto forte e i risultati poco esaltanti di Windows Phone 7 finora non lasciano molte speranze per il futuro, almeno nel settore mobile. Certamente con Windows 8 Microsoft cercherà di riprendersi anche se, come in molti altri campi, non fa che seguire a ruota Apple (come per App Store e iPod/Zune) la quale, in materia di convergenza tra ‘fisso e mobile’ crediamo non abbia da imparare da nessuno e il successo di iPod Touch, iPhone, iPad + iCloud lo dimostrerà nei prossimi mesi e, probabilmente, anni. D’altra parte, la crescita di Apple negli ultimi anni è un fenomeno che ben pochi avevano previsto e che forse ancora in pochi hanno compreso.

Voi come vi trovate nell’era dei post-PC? Se avete un iPad, per cosa lo usate maggiormente? Potete farci sapere cosa ne pensate nei commenti.

Approfondimento: siamo o non siamo nell’era del post-PC?
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