Proprio nella giornata di ieri, l’Apple II ha compiuto 35 anni. Esattamente il 16 e 17 aprile del 1977, Apple si fa conoscere in tutto il mondo con il suo nuovo Apple II.

Apple II

Ma conosciamo veramente il grande contributo che questo computer ha dato alla tecnologia da quel lontano aprile del ’77 fino ad oggi?

Il computer Apple II venne presentato alla fiera West Cost Computer Fair nella quale parteciparono circa 180 aziende che mostravano al mondo i loro prodotti.

Allora come adesso, lo stand Apple era quello con il maggior numero di visitatori. Questo avvenne per il semplice fatto che il nuovo Apple II era quel computer che più si avvicinava al titolo di personal computer.

Dopo il fallimento dell’Apple I, l’azienda di Cupertino era riuscita finalmente a vendere 300.000 unità, un dato che paragonato agli attuali sembra niente, considerando che corrisponde a un decimo degli iPad venduti in soli 3 giorni, ma che in quel periodo era considerato un enorme successo anche se non fu il personal computer più venduto in quel periodo.

Le caratteristiche di questa nuova ed innovativa macchina sono legate all’interfaccia grafica; infatti, l’ultimo nato in casa Apple fu il primo computer ad offrire agli utenti un rapido e facile utilizzo del pc, da qui il titolo che abbiamo appena assegnato “Personal Computer” proprio per il fatto che si avvicina maggiormente ai computer dei giorni nostri.

Apple II

Nel formato base venivano offerti 4 KB di memoria RAM, sprovvisto di monitor, ma già molto costoso se confrontato ad altri computer dell’epoca. Fin dall’inizio la società aveva ben in mente cosa fare, un target che possiamo definire d'”elite”. Un altro vantaggio che l’Apple II offriva ai suoi clienti era la possibilità di espandere il computer con componenti di terze parti: la possibilità di inserire altra RAM o un lettore floppy, il tutto semplicemente alzando il coperchio superiore.

Come ben saprete, tutte le componentistiche interne furono progettate e realizzate da Steve Wozniak. Infatti, scrisse tutto il circuito interno studiando la logica per la grafica a colori nonché il sistema operativo. Ma questo intero progetto deve un enorme grazie a Mike Makkulla, plurimiliardario che ha finanziato l’intero lavoro e ha portato la società fuori dal garage di Steve Jobs.

Il grande Steve Jobs non ha contribuito un granchè al progetto, ma l’estetica così raffinata e di consumo è opera sua. Senza il suo contributo e le sue opinioni, il case beige arrotondato dell’Apple II (che fu disegnato da Jerry Manock) non sarebbe mai sato montato su questo computer, lasciando spazio ai soliti case spigolosi, che sembravano apparecchiature da laboratorio.

Il contributo di Jobs ha portato la società ai livelli che possiamo vedere adesso, e che non potevamo immaginare 35 anni fa.

Buon compleanno Apple II

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